Vivere lo spazio.
Esercitazioni didattiche per Orienteering
Il concetto di spazio viene acquisito spontaneamente dai bambini in esperienze vissute nei primi anni della loro esistenza. Il bambino percepisce e conquista lo spazio attraverso il contatto tattile con gli oggetti e le persone che lo circondano. Col suo corpo deve riempire lo spazio circostante per appropriarsene attraverso le percezioni sensoriali e le esperienze che ne conseguono. Vivere uno spazio è in primo luogo sentirsi liberi in esso, liberi di espandersi per conoscere l’altro che si incontra, ma anche liberi di rinchiudersi per distanziarsi dall’altro.
Durante la fase di crescita in questo caso scolastica lo spazio può essere esplorato e conosciuto anche attraverso percorsi che portano l’alunno a potenziare capacità logiche e motorie .
Durante la fase di crescita in questo caso scolastica lo spazio può essere esplorato e conosciuto anche attraverso percorsi che portano l’alunno a potenziare capacità logiche e motorie .
Obiettivi
Conoscere lo spazio e rapportarsi correttamente ad esso
L’attività: Orienteering
L’orienteering è un’attività interdisciplinare che permette di coniugare diverse discipline in un percorso altamente motivante. E’ un’attività che è stata inventata in Finlandia agli inizi del 900.
Era nata dettata dall’esigenza di avere giovani che potevano muoversi in autonomia nei boschi anche nel percorso casa scuola . I mezzi di trasporto non erano certamente quelli di adesso e facilmente i giovani potevano perdersi nei boschi di quei luoghi e quindi mettere a repentaglio anche la loro vita. L’insegnamento di questa attività nata come esigenza di vita si è trasformata nel tempo come una vera e propria disciplina sportiva con molteplici sfaccettature che ne fanno un’attività già di per se interdisciplinare.
L’attività si presenta come una ricerca, attraverso la lettura di una cartina, di un percorso dove vengono inseriti dei punti di riferimento (lanterne) che devono essere trovati e inseriti in una griglia testimone che dovrà essere consegnata al termine della prova.
La cartina contiene una legenda dove simboli e colori porteranno l’alunno ad eseguire delle operazioni mentali che lo porteranno a tradurre il disegno (2 dimensioni) in quella che è la realtà che lo circonda.
Fase 1
Ambiente conosciuto: analisi della classe
Esercitazioni
Viene realizzata la piantina della classe. Verranno segnati tutti i banchi , le finestre e i termosifoni, la cattedra, gli armadietti e via dicendo.
La cartina viene disegnata sulla lavagna e l’insegnante indicando un banco, chiede che si alzi l’alunno corrispondente.
Fase 2
La cartina dell’ambiente scolastico. Viene presa in esame la carta dell’edificio scolastico e degli spazi circostanti come il giardino e le aree di parcheggio o i cortili.
Vengono attivati percorsi legati alla matematica e al concetto delle scale nelle cartine geografiche, e alla geografia con i concetti dei punti cardinali e di orientamento tramite la conoscenza della bussola.
Esercitazioni:
I ragazzi ,utilizzando la cartina, vengono portati in visita dell’ambiente scolastico.
Dove sono e cosa mi trovo davanti dietro a destra e a sinistra, cosa mi troverò di fronte se seguo un percorso o un altro. Orientare la cartina utilizzando i punti di riferimento o la bussola
Ricerca di correttezza della cartina in quanto nel tempo possono esserci stati dei cambiamenti; alberi che vengono piantati, panche che vengono spostate, porte modificate ecc..
Fase 3
Il riconoscimento dei segni convenzionali: Chi prende in mano una carta, deve conoscere tutti quei simboli con cui essa è disegnata. Questi simboli sono chiamati segni convenzionali, perché ideati a rappresentare la realtà in un modo convenuto universalmente: ad ogni oggetto e particolare del terreno è stato dato un preciso simbolo grafico che rende possibile il suo riconoscimento.
Esercitazioni.
Riconoscere a richiesta la simbologia.
Gioco del memory : vengono disposti dei piccoli frammenti di una cartina coperti . L’alunno ne girerà uno e dovrà dichiarare il suo significato.
Vengono proposte delle cartine a 2 dimensioni e a 3. L’allievo deve capire se gli oggetti corrispondenti sono corretti.
Fase 4
Costruzione di un percorso facilitato all’interno dell’edificio scolastico .
Esercitazioni
Dopo aver realizzato un percorso sulla cartina dell’ambiente scolastico viene richiesto agli alunni di realizzarlo partendo distanziati di un minuto l’uno dall’altro. Ognuno di loro avrà un testimone dove vengono indicati sia il nome e il cognome che il tempo di partenza che verrà in seguito consegnato all’arrivo.
Fase 5
Ricerca di percorsi interdisciplinari. Le piante , i nomi e la loro conformazione
Esercitazioni
Dopo aver effettuato un sopralluogo in un piccolo parco, che può essere quello scolastico, oppure uno situato nelle vicinanze, vengono individuati con l’aiuto di un insegnanti di scienze o di un esperto gli alberi e la tipologia.
Nel percorso gli alunni troveranno le lanterne solamente vicino agli alberi con il nome della pianta.
Dovranno disegnare nel quaderno il contorno dell’albero e la foglia dello stesso.
Verifica dell’attività svolta:
L’alunno è chiamato durante le varie esercitazioni a dichiarare le scelte fatte .
Un percorso effettuato in modo scorretto, ovvero la serie di errori su di una ricerca di 15/ 20 lanterne farà capire in modo immediato se gli allievi hanno compreso o meno l’attività.
All'interno dell'attività scolastica è possibile utilizzare la Lanterna didattica di Pallandia .
La lanterna didattica è leggera ben visibile e facile da posizionare. Vedi l'articolo Lanterna didattica
Prof. Daniele Gatti